La cifra identitaria della produzione di Paulo Mendes da Rocha si origina nelle geometrie del suo pensiero creativo, per poi tradursi in poetica del costruire, espressa in un’architettura di sorprendente essenzialità compositiva e sapere tecnico, in grado di accompagnare il divenire delle società. Pur radicate nella realtà contingente, e incessantemente alimentate dalla quotidianità del contesto, le opere del progettista brasiliano esprimono le sue capacità trasformative, proiettandosi in nuove spazialità, sino ad interpretare, con coerenza costante, i sentimenti di un popolo e di un’era. Nel presentare la figura di Mendes da Rocha rimarcando l’attenzione su alcuni aspetti sostanziali del suo fare architettonico, quali la riflessione sull’urbano, la metodologia progettuale e la sapienza costruttiva, il volume approfondisce tre opere della contemporaneità. Copertura di Praça do Patriarca, SESC 24 de Maio e Museu Nacional dos Coches sono presentati come emblemi della sua visione dinamica, immaginifica e al contempo realistica, alla quale va associato il carattere durevole delle sue realizzazioni, qui lette in un perenne divenire.