Il volume raccoglie i disegni esposti in occasione della mostra “L’invenzione di un linguaggio. Franco Purini e il tema dell’origine, 1964-1976” tenutasi all’Università Iuav di Venezia nel 2019. “L’invenzione di un linguaggio” è il racconto di un percorso di architettura nel suo farsi e soprattutto una lezione sull’architettura. Franco Purini ci conduce attraverso
disegni e parole nel suo viaggio dentro l’architettura, alla ricerca delle origini del linguaggio. Un percorso fatto di studi ed esercizi, delle lezioni dei maestri, delle immagini che affiorano dalla memoria e si ripresentano rinnovate con forza dal tempo e da esperienze collocate in luoghi altri, come quelli dell’infanzia e della giovinezza. I disegni sono il fil rouge che svela il processo di costruzione della scrittura architettonica di Purini. In essi affiorano, in modo via via più esplicito e consapevole, le idee e i temi sui quali lavorerà incessantemente negli anni a seguire, fino ad oggi.

Carichi di tensione espressiva ed emotiva, veri e propri manifesti teorici, questi disegni ci riportano al clima culturale nel quale il giovane Franco Purini insieme a Laura Thermes intraprende, a partire dagli anni Sessanta, una ricerca mirata a definire una strategia linguistica, supportata dalla convinzione che questo processo fondato sulla ragione, nella sua unicità e singolarità, sia descrivibile e trasmissibile. 


editors Roberta Albiero
L’invenzione di un linguaggio
Franco Purini e il tema dell’origine 1964-1976
25,00€
12,50€

Available in ebook version

isbn 9788862424981
book series Materiali Iuav
number 7
current edition 11 / 2021
first edition 11 / 2021
language Italian
size 20x24,5cm
pages 216
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binding paperback
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Curator
Roberta Albiero è architetto e professore associato in Composizione architettonica e urbana presso l’Università Iuav di Venezia. Si laurea nel 1992 a Venezia e, dopo alcune esperienze professionali in Portogallo, consegue il Phd presso il Politecnico di Milano ne...

Roberta Albiero è architetto e professore associato in Composizione architettonica e urbana presso l’Università Iuav di Venezia. Si laurea nel 1992 a Venezia e, dopo alcune esperienze professionali in Portogallo, consegue il Phd presso il Politecnico di Milano nel 2000 con una tesi sul rapporto tra architettura e misura. Attualmente è docente responsabile del Laboratorio Allestire Esporre Abitare 1 della Laurea magistrale in Architettura e membro del collegio docenti del Dottorato in composizione. Ha tenuto lezioni, conferenze e workshop presso università italiane e straniere. Presso Iuav ha tenuto numerosi W.A.Ve. (Workshop di Architettura a Venezia), corsi intensivi estivi, aventi come focus la valorizzazione del patrimonio archeologico della laguna di Venezia; la rigenerazione urbana del centro storico di Salemi; la ricostruzione di un quartiere di Palmyra (Syria); la rinaturalizzazione di aree industriali dismesse a Padova. Nell’ambito della riflessione sugli scenari post-Covid, il workshop Fender ovvero la distanza critica, esplorazione dello spazio sociale a partire dalla riappropriazione dello spazio pubblico mediante dispositivi mobili, rappresentazione del necessario equilibrio tra sicurezza e libertà, tra velocità dell’attraversamento dello spazio sociale e possibilità di riabitarlo. È autrice di studi sull’architettura italiana del Novecento, sull’opera di Adalberto Libera e Costantino Dardi e sull’architettura portoghese. Ha curato, su tali temi, convegni, mostre e allestimenti. Tra i temi di ricerca lo studio della città mediterranea, il tipo a patio, il fondaco e i processi di rigenerazione urbana dei borghi storici. Tali ricerche sono state affiancate da attività progettuale e partecipazione a concorsi, riconosciuti con premi, segnalazioni e pubblicazioni, a verifica delle relazioni tra teoria e pratica dell’architettura. Attualmente si occupa, nell’ambito del cluster di ricerca Citylab, della laguna di Venezia, del rapporto tra architettura, archeologia, arte e paesaggio.

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