«Noi non ammettiamo che la funzione determini il piano, concepiamo uno spazio che accolga tutte le funzioni», scrive Mies. Un'idea di spazio flessibile, non predeterminabile negli usi, uno spazio oggi diremmo evenemenziale, universale perché in grado di rappresentare valori condivisi e intellegibili. Tale spazio sciolto da ogni legame, absolūtus, si traduce nelle Aule di Mies in un grande interno indiviso nel quale proporzioni e assetti costruttivi si rendono sinteticamente compresenti a manifestare il carattere, il tema e la ragione che lo hanno generato.

Renato Capozzi
Lo spazio universale di Mies
13,50€
12,80€

Disponibile in versione ebook

isbn 9788862424165
collana Figure
numero 11
edizione corrente 3 / 2020
prima edizione 3 / 2020
lingua Italiano
formato 12x18cm
pagine 160
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l'autore
Renato Capozzi (Napoli 1971), architetto, ha partecipato a vari concorsi di progettazione nazionali e internazionali come il Concorso internazionale per il porto e il waterfront di Portici, 1°premio; Concorso internazionale per la "Città dei Bambini" a Frattamaggiore, 3&d...

Renato Capozzi (Napoli 1971), architetto, ha partecipato a vari concorsi di progettazione nazionali e internazionali come il Concorso internazionale per il porto e il waterfront di Portici, 1°premio; Concorso internazionale per la "Città dei Bambini" a Frattamaggiore, 3° premio. Ha redatto, con Federica Visconti, una proposta per l’ampliamento del Dipartimento di Architettura a Napoli e, con Valeria Pezza e Uwe Schröder, il progettto per i Fori Imperiali al Piranesi Prix de Rome. Ha realizzato un’Aula Polifunzionale e un’Albergo a Castelvolturno. Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica allo IUAV è professore associato di Composizione Architettonica all’Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Architettura ove è membro del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Architettura. Fa parte del comitato editoriale di «FA_Magazine» e del comitato scientifico di «EdA_Esempi di Archiettura». Ha pubblicato saggi, monografie e articoli inerenti il progetto di architettura nella sua dimensione teorica, il recupero della lezione dei maestri, il rapporto tra l’architettura e la realtà, la costituzione degli edifici pubblici. Tra le sue pubblicazioni monografiche si segnalano: Le architetture ad Aula: il paradigma Mies van der Rohe (2011), L’idea di riparo (2012), Arne Jacobsen. La ricerca dell’astrazione (2012), L’architettura dell’Ipostilo (2016).

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