In-com-piu-tez-za.

Incompiutezza: fase di non-completamento. Incidentale interruzione e pausa.

Estetica del non-completamento.

Ripresa [in tempi diversi e non prevedibili] da parte dello stesso Autore o da parte di Autori differenti dal primo. Permanenza delle tracce.

Estetica del palinsesto.

Palinsesto-sovrascrittura processo inevitabile e generativo.

Revisione dell’Assioma della COMPIUTEZZA.

Questa [revisione] non produce il nuovo Assioma della Non-Compiutezza [Incompiutezza] ma produce invece una categoria [quella del Compiuto] che si ri-definisce continuamente.

Un edificio compiuto si prepara a diventare un nuovo edificio compiuto.

Per una TEORIA DEL PALINSESTO.

[Questa non è una apologia dei ferri di attesa per le sopraelevazioni filiali].

Sull’approssimazione e sulla compiutezza.

La approssimazione è una condizione ineluttabile verso la compiutezza.

La compiutezza fisica ha un tempo finito.

Un edificio compiuto si prepara a diventare un nuovo edificio compiuto che del primo contiene e mostra le tracce.

La approssimazione è una condizione necessaria verso la compiutezza. Il processo verso la compiutezza passa per infinite incompiutezze.

LA FORMA FINITA È TEMPORANEA.

Sulla Digressione. Sulla Compiutezza. O anche sul Completamento di Testi interrotti.

Forme Pure e Forme Spurie.

Un edificio compiuto si prepara a diventare un nuovo edificio compiuto.

Geologicamente.

[Geologia Stratigrafica].

 

-Sì, ma perché non ti scrivi una storia tua? Perché devi agganciarti alla storia mia?

-Perchè è più facile!

Beniamino Servino
LA FORMA FINITA È TEMPORANEA
Trattato in 160 capitoli sull’Aspetto dell’Architettura, della Città e del Paesaggio. Solo testi, senza figure.
13,50€
12,80€
isbn 9788862425117
collana Fuori Collana
edizione corrente 1 / 2021
prima edizione 1 / 2021
lingua Italiano
formato 14,8x21cm
pagine 176
stampa monocromia
rilegatura brossura
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l'autore
Beniamino Servino (San Giuseppe Vesuviano, Napoli 1960), vive a Caserta. Si interessa di progettazione architettonica e urbana. È invitato alla Biennale di Venezia negli anni 2002, 2008 e 2010. Nel 2002 realizza un micro-edificio di 4x4x4 m di legno truciolare, prototip...

Beniamino Servino (San Giuseppe Vesuviano, Napoli 1960), vive a Caserta. Si interessa di progettazione architettonica e urbana.

È invitato alla Biennale di Venezia negli anni 2002, 2008 e 2010. Nel 2002 realizza un micro-edificio di 4x4x4 m di legno truciolare, prototipo inutilizzabile di un ricovero per un senzatetto.

Nel padiglione italiano del 2008 presenta Obus incertum, monumento residenziale estensibile nel paesaggio italiano, e nel Padiglione Italia  della XII Mostra di Architettura 2010 un allestimento dal titolo L’Osservatore Veneziano, sulla versatilità d’uso degli archetipi. Pubblicato sulle più importanti riviste internazionali, è invitato a mostre, conferenze e workshop internazionali.

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