Il libro contiene l’estratto di una tesi di dottorato che nel suo complesso ha indagato le tecniche costruttive di tutti gli elementi architettonico-costruttivi dell’organismo edilizio della casa d’affitto – un tipo molto diffuso nei quartieri romani di espansione di fine dell’Ottocento. Estrapolando dalla trattazione completa il capitolo sull’elemento costruttivo di base, ossia la muratura in elevazione, si pubblicano studi condotti con i metodi della storia delle costruzioni, basati su un riscontro tra rilievi di murature e fonti bibliografiche storiche, che nella tesi rappresentano la base per il successivo approfondimento prestazionale dal punto di vista termo-fisico/energetico. Mirando all’indagine delle prestazioni inerenti alle costruzioni storiche, la presente ricerca è finalizzata a fornire indicazioni per un recupero tecnicamente compatibile e rispettoso dei valori architettonici dei beni storico-culturali. Inoltre si è voluto evidenziare così la rilevanza dello studio al di là dei confini della tesi. La cosiddetta “muratura alla romana”, fatta di pietrame di tufo con ricorsi di mattoni, non è stata utilizzata solo per la casa d’affitto. Tale tecnica si ritrova infatti anche in altri tipi edilizi coevi (residenziali, industriali etc).e, con leggere differenze di apparecchiatura, anche in periodi antecedenti e successivi, per esempio nel molto più ricco patrimonio edilizio romano dall’inizio fino alla metà del Novecento. Il denominatore comune delle murature premoderne fino a quelle dei primi decenni del Novecento rimane sempre l’uso dei materiali locali da costruzione (il pietrame di tufo, il mattone e la malta a base di calce e pozzolana), le cui caratteristiche dipendono dalle materie prime naturali, che per secoli sono state estratte intorno alla città.

Malte Nettekoven
La muratura alla romana e altre murature di fine Ottocento
La casa d’affitto della Roma umbertina
16,50€
15,70€
isbn 9788862427043
collana IAUS
numero 2
edizione corrente 4 / 2022
prima edizione 4 / 2022
lingua Italiano
formato 16,5x24cm
pagine 160
stampa colore
rilegatura brossura
copertina download
Aggiungi al carrello
l'autore
Malte Nettekoven è nato nel 1986 a Bonn in Germania e ha studiato architettura alla Rheinisch-Westfälisch Technische Hochschule (RWTH) di Aquisgrana. Si interessa sin dall’inizio di storia dell’architettura e di restauro dei beni culturali e lavora duran...

Malte Nettekoven è nato nel 1986 a Bonn in Germania e ha studiato architettura alla Rheinisch-Westfälisch Technische Hochschule (RWTH) di Aquisgrana. Si interessa sin dall’inizio di storia dell’architettura e di restauro dei beni culturali e lavora durante gli studi come assistente di ricerca per il Prof. Dr. Ing. Jan Pieper. Dopo un primo soggiorno di studio a Roma nel 2010-11 vi ritorna nel 2014 – avendo conseguito la laurea magistrale con una tesi seguita dal Prof. Dr. Ing. Christian Raabe - con una borsa di studio di dottorato alla Università degli studi “La Sapienza”. Nell’ambito del dottorato di ricerca in ingegneria dell’architettura e dell’urbanistica (DIAUS) ha redatto con i tutores Prof. Dr. Edoardo Currà, Prof. Dr. Emanuele Habib, e Prof. Dr. Franco Medici la tesi di dottorato con il titolo: La casa d’affitto per Roma capitale del Regno d’Italia (1870-1900): Indagini costruttive e prestazionali della facciata per indirizzare la riqualificazione energetica, discussa nel settembre 2018. Dopo due anni di esperienza professionale a Francoforte sul Meno lavora oggi per la Staatliche Schlösser und Gärten Hessen (Soprintendenza dei castelli e giardini statali dell’Assia).

Leggi ancora

della stessa collana