La casa a sofa, conosciuta anche come casa ottomana, rappresenta nel Mediterraneo orientale il lascito di una secolare cultura di avvicendamento tra popoli. Un luogo dello stare che è il cuore distributivo della casa, ma anche la sua apertura verso l’esterno. Nella ricerca della modernità, con l’avvento degli Stati-nazione negli anni venti del Novecento, questo modo di abitare ha avuto un ruolo fondamentale nella ricerca di una figuratività nazionale che, paradossalmente, affondava le radici in un passato condiviso nello spazio e nel tempo. I luoghi dell’abitazione, gli arredi e l’etimologia delle parole che li descrivono nelle varie lingue dell’area balcanica, raccontano di vicinanza e prossimità, che è tutto ciò che non assoceremmo mai all’immagine che abbiamo di questa regione. Allo stesso modo, in questa stessa area, sono simili i risultati a cui sono giunti gli architetti moderni con i loro progetti. A simboleggiare l’importanza delle forme, dei tipi, degli elementi architettonici che caratterizzano queste dimore nella storia dell’abitare mediterraneo, sta il lavoro di Le Corbusier, che magistralmente sintetizza i caratteri della casa mediterranea, da Bisanzio in poi.

Serena Acciai
LA CASA OTTOMANA A “SOFA”: UNA MODERNA IDEA DI ABITARE
18,00€
17,10€
isbn 9788862428903
collana Premio Bruno Zevi
numero 3
edizione corrente 11 / 2023
prima edizione 11 / 2023
lingua Italiano/Inglese
formato 22x22cm
pagine 64
stampa monocromia
rilegatura brossura
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l'autore
Serena Acciai (1982) è architetta e ricercatrice con esperienza sul patrimonio multiculturale del Medi- terraneo. Il suo lavoro si concentra principalmente sulla costruzione, la percezione e la rappresentazio- ne delle identità culturali attraverso l’architettura...

Serena Acciai (1982) è architetta e ricercatrice con esperienza sul patrimonio multiculturale del Medi- terraneo. Il suo lavoro si concentra principalmente sulla costruzione, la percezione e la rappresentazio- ne delle identità culturali attraverso l’architettura, in particolare nell’area Mediterranea. Ha conseguito il dottorato di ricerca (summa cum laude) in Compo- sizione Architettonica e Urbana presso l’Università di Firenze, con la prima tesi in Italia su Sedad Ha- kkı Eldem. Da allora ha proseguito questa linea di lavoro presso l’INHA (Institut National Histoire de l’Art) di Parigi e come assegnista presso l’Università di Firenze. Nel 2018 ha pubblicato il volume Se- dad Hakkı Eldem, an Aristocratic Architect and More, con FUP, Firenze University Press. È stata titolare di incarichi di insegnamento presso il Politecni- co di Milano, l’Università Federico II di Napoli e l’Università degli Studi di Firenze. Ha partecipato a convegni e seminari internazionali e ha tenuto le- zioni in molte università: Milano, Venezia, Lugano, Mendrisio, Bologna, Bochum, Ohrid, Zagabria e Istanbul. Conta numerose pubblicazioni su volu- mi e riviste internazionali, è corrispondente per la rivista «Il Giornale dell’Architettura» e collabora con il progetto Le vie de Medici, Museo Diffuso En Plein Air. Attualmente è ricercatrice associata all’I- PRAUS-AUSser dell’ENSA di Paris-Belleville.

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