La capanna di Ted Kaczynski, il criminale meglio conosciuto come Unabomber, è un oggetto paradossale: costruita e abitata dal suo artefice per vivere in disparte, lontano dal mondo, non soltanto non ha mai cessato, dal 1996 ad oggi, di essere riprodotta, ma è stata anche spostata, esposta, ricostruita, copiata e contraffatta. La casetta, un tempo situata nel cuore delle foreste del Montana vicino alla cittadina di Lincoln, è diventata un segno polivalente. Separata dal suo artefice, la capanna rappresenta ben più di un residuo: è un elemento che insieme attira e perturba, una strana reliquia, ed è soprattutto un oggetto che non smette di interrogarci. D'altronde, il suo statuto stesso non è semplice da definire. Che significa, infatti, la persistente presenza mediatica e artistica di questo artefatto di per sé piuttosto banale? Perché riappare di continuo? Che ne è della violenza che conserva in sé, una volta che il suo autore è stato condannato alla detenzione a vita in un carcere di massima sicurezza? La capanna di Unabomber, trasformata in metafora culturale e discorsiva, appare come un potente simbolo della violenza contro la violenza.

Michael Jakob
La capanna di Unabomber
o della violenza

Available in ebook version

isbn 9788862424745
book series Compresse
number 41
current edition 11 / 2020
first edition 11 / 2020
language Italian
size 12x18cm
pages 112
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binding paperback
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the author
Michael Jakob, insegna estetica e teoria del paesaggio presso la hepia e la HEAD di Ginevra, il Politecnico di Milano e l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Dirige la rivista internazionale Compar(a)ison e la collana “di monte in monte” (Edizioni Tarar&ag...

Michael Jakob, insegna estetica e teoria del paesaggio presso la hepia e la HEAD di Ginevra, il Politecnico di Milano e l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Dirige la rivista internazionale Compar(a)ison e la collana “di monte in monte” (Edizioni Tararà). Negli ultimi anni ha pubblicato: Dall’alto della città (LetteraVentidue, 2017), Des jardins & des livres (MetisPresses, 2018), What is Landscape? (ListLab, 2018), Prises de vue (MetisPresses, 2019), Paysage et technologie (b2, 2019), L’architettura del paesaggio (Silvana Editoriale, 2020) La capanna di Unabomber (LetteraVentidue, 2020), Jardins en images (MētisPresses, 2020), La fausse montagne (MētisPresses, 2021), La fabrique de Dante (MētisPresses, 2021), La finta montagna (Silvana Editoriale, 2022), Faux Mountains (ORO Editions, 2022. È curatore di mostre internazionali e autore di documentari.

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