Il lavoro nasce dal risultato di tre anni di Laboratorio di tesi in Progetto e Contesto del Dipartimento di Architettura di Pescara sulle Architetture Vacanti (coordinamento Paola Misino insieme a Valter Fabietti e Michele Manigrasso), dove il termine “vacante” include aree ed edifici vuoti, senza più una funzione attiva, sospesi nel tempo in attesa di una trasformazione. L’indagine svolta dalla ricerca si pone trasversalmente alla storia misurando la dimensione del fenomeno dell’abbandono nell’ottica positiva di riscatto sia del progetto che della salvaguardia del paesaggio, inquadrando le quantità di suolo esistente da riutilizzare e riqualificare, senza occupare altro territorio. Lo studio costruisce un atlante dei casi studio diffusi tra Abruzzo, Molise e Puglia, approfondendo in particolare una selezione di quindici comuni con tipologie diverse di abbandono che includono sia il patrimonio storico che edifici e spazi aperti di recente realizzazione, senza una qualità architettonica riconosciuta, come ex strutture commerciali, scuole, fabbricati sequestrati o incompleti a causa di fallimenti o abusi edilizi. Una sezione dedicata alle pitture di Andrea Chiesi racconta il momento di pausa che intercorre tra lo stato dei luoghi e la loro possibile rinascita attraverso un suggestivo fermo-immagine di una condizione da cui si è appena usciti, rimasta poi nell’attesa indefinita del cambiamento.
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