Nell’ottica di un riuso della Valle dei templi, il parco archeologico potrebbe essere reinterpretato come infrastruttura archeologica di connessione tra l’attuale nucleo urbano di Agrigento e le piccole città limitrofe. Ogni elemento della Valle diventerebbe uno dei tasselli di un sistema unitario, detto archeoinfrastruttura, dove il cuore di una nuova Akragas potrebbe tornare a pulsare durante tutti i mesi dell’anno.

La Valle è un luogo pieno di contraddizioni, sia per le novecentesche contaminazioni urbane che per il modo in cui viene attualmente abitata. Questo studio sperimenta possibili inclusioni di queste dissociazioni per trasformarle in componenti positive, immaginando un futuro molto lontano dove i nostri pronipoti tratteranno con uguale rispetto e cura sia i templi che il viadotto Morandi.