Andare oltre, oltrepassare i limiti, stravolgere l’ordine, violare la norma, penetrare uno spazio, superare il tempo, invadere un luogo, sconfinare la realtà, sono tutte azioni riconducibili alla trasgressione ma anche all’architettura, contrariamente a quanto si possa pensare. La definizione del concetto di limite e il suo carattere dinamico è alla base di ogni successiva riflessione sull’idea stessa di trasgressione che cambia col cambiare del limite a cui è riferibile. Lo studio, inevitabilmente parziale, della complessa fenomenologia della trasgressione in architettura è lo scopo delle riflessioni con cui ci si interroga: in che termini le relazioni con i limiti determinano l’architettura? Esiste una illimitatezza della pratica architettonica e di conseguenza della trasgressione?