Questo libro è una riflessione sullo spazio domestico e sul rapporto con la natura a partire dal concetto di ideale e dall’analisi degli esperimenti pubblicati su «Domus» dalla sua fondazione, nel 1928, fino alla sua sospensione nel 1945 a causa del secondo conflitto mondiale.

Il termine “ideale”, associato alla parola “casa”, ha consentito a importanti figure del panorama architettonico del Novecento di riflettere sullo spazio domestico, interrogandosi sulle condizioni del proprio tempo e immaginandone nuove, non necessariamente realizzabili, in grado di evolvere il concetto di casa e la vita dei suoi abitanti. L’idealità, strumento per l’evoluzione della produzione scientifica, artistica e più in generale della vita sociale, è utilizzata in queste pagine come potente lente attraverso cui decodificare i significativi esperimenti descritti.