Spesso nel passato la complessità dei luoghi è stata rappresentata mediante l'assemblaggio in composizioni unitarie di architetture singolari che non si appartenevano in modo organico per origine comune o sviluppo coordinato. Queste visioni hanno offerto modi nuovi di considerare le tematiche di progetto. Questo libro raccoglie scenari riconducibili a questa particolare iconografia in cui architetture lontane abbandonano la funzione passiva ed esornativa grazie alla quale sono state conosciute e riacquistano un ruolo di rilievo, attivo, in sede di progetto. È questa un'occasione per verificare una lettura possibile della composizione che intende il progetto di architettura come il risultato di un pensare per relazioni formali, piuttosto che per elaborazioni di schemi o attraverso applicazioni di convenzionali soluzioni di pianta.
Il rapporto tra città storica e architettura si arricchisce così di una nuova modalità di studio.